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lunedì 5 novembre 2012

God save the Queen, l'ha scritto un italiano



Non stiamo qui, parlando delle innumerevoli ingiustizie storiche commesse nei confronti di Davide Riccio o Rizzio, musicista  sabaudo che compose il famoso "Valzer delle Candele", oltre a numerose altre famose arie della tradizione scozzese, di cui nei secoli venne via via misconosciuto padre ed autore. Tralasciamo i veleni che riguardano la sua asserita relazione con  Maria Stuarda. Ciò che è certo, sicuramente più dell'accusata paternità di Re Giacomo I, è  che morì nella terra del cardo, vittima di una congiura di palazzo.
La melodia del Valzer , ovviamente con le parole adattate di volta in volta, è stata inno nazionale della Corea del Sud, delle Isole Maldive nonchè degli universitari nipponici, a tutt'oggi.
Nè si parla qui del fratello di Gaetano Donizzetti,  Giuseppe, che musicò diversi Inni per l'Impero Ottomano, o di innumerevoli altri inni, di importanti paesi del mondo, nel Sud America, in Asia.
Nè di M.Jackson e Al Bano Carrisi.
Si parla qui, invece, di quello che, per ragioni storiche, è l'inno nazionale più conosciuto.

La melodia dell'inno del Regno Unito, è  infatti anch’essa di  origine italiana. God save the Queen è stato l'inno reale di molte nazioni del Commonwealth e, per qualche tempo anche del paese dei Cantoni ("Rufst du mein Vaterland” sino agli anni sessanta). 
L’inno del Liechtenstein a tutt'oggi infiamma i cuori alpini sulle note di quella melodia.
Alcuni  dicono che la melodia venne composta nel 1745 su ordine di Re Giorgio II Hannover , Principe  Elettore dell' Hannover,  e che per questo l'ìidentica melodia si estese all'intiera Confederazione Germanica, passando poi nel 1870 al II Reich tedesco, in auge senza testo fino a Weimar ( anno 1922) . 
Infatti a modo di esempio il giorno della ritirata tedesca dalla Colonia dell'Africa Orientale, venne concesso al Colonnello Von Lettow-Vorbeck l'onore delle armi e in quell'occasione la bandiera imperiale tedesca venne ammainata issando al suo posto l'Union Jack britannica, durante la cerimonia venne curiosamente suonato lo stesso inno sia per l'ammaino della bandiera tedesca sia per l'issazione di quella britannica in quanto Impero Britannico e Impero Tedesco avevano lo stesso inno come melodia.
Quest'inno è stato dunque in uso in tutti i territori dell'Impero Britannico;  inno nazionale in Canada fino al 1980 e   in Australia fino al 1984. In Sud Africa fino al 1961. In Nuova Zelanda l'inno è stato sostituito da "God defend New Zealand”. Persino in Russia la stessa melodia venne adattata dal 1816 al 1833 col nome di Dio salvi lo Zar .
Sorprendentemente negli insospettabili Stati Uniti la melodia di “God save the Queen” fu adottata, ovviamente  come "God Save Washington"  fino al 1931.
God save the Queen, alcuni dicono essere di autore o autori ignoti, ma ormai è attestata la paternità  di un compositore italiano, Jean-Baptiste Lully, ossia Giovanni Battista Lulli (Firenze 1632 – Parigi 1687), compositore, ballerino e strumentista italiano naturalizzato francese.
 L’inno non potè essere stato ordinato da Giorgio II di Hannover nel 1745.
 Infatti esisteva già al tempo di Re Sole (1638-1715). Il suo titolo era Dieu sauve le roi e divenne l'inno di Francia  fino alla Rivoluzione.


Lo si vuole anche attribuito a Marc-Antoine Charpentier. 
 Nel 1653,  il Re Sole, nominò Lully compositeur de la musique instrumentale. Poi nominato surintendant de la musique de la chambre du roi.
Nello stesso anno,  fu naturalizzato francese con il nome di Jean-Baptiste de Lully.
In rete, è facile trovare l'intero testo come ascoltare la melodia del Lully.
Grand Dieu sauve le Roi ! 

* per un cartaceo sulla questione cfr Rino Cammilleri, in" Doveroso Elogio degli Italiani.........", ed. Rizzoli pp.294 anno 2001 ;   

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